PARIGI-ROUBAIX 2025

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BENVENUTI ALL’ INFERNO DEL NORD!

Parigi-Roubaix 2025

Quella che si svolgerà domenica 13 aprile sarà la 122^ edizione della Parigi-Roubaix. La terza classica monumento in sole 3 settimane e la più importante delle classiche del pavè.

La Parigi-Roubaix non è soltanto una corsa spettacolare, ma un vero e proprio percorso ad ostacoli con ben 30 settori di pavè.

Non a caso è conosciuta come l’inferno del nord!

La Regina delle classiche anche quest’anno ci aspetta come sempre la seconda domenica di aprile con i suoi classici tratti di pavè che, a seconda delle condizioni meterologiche, giocheranno un ruolo fondamentale per lo svolgimento della gara.

I CAMPIONI AL NASTRO DI PARTENZA

Saranno 25 le squadre che si contenderanno l’ambito premio suddivise in 175 partecipanti. La Parigi-Roubaix 2025 sarà probabilmente una delle edizioni più spettacolari del nuovo millennio in cui si sfideranno quasi tutti i migliori campioni del momento.

Il campione del mondo Tadej Pogacar con il suo debutto e la voglia di ripetere le prodezze che lo hanno visto trionfare sulle strade del Giro delle Fiandre.

Il campione uscente Mathieu van der Poel, reduce dalla vittoria della Milano-Sanremo, la prima classica monumento della stagione.

E poi tutti gli altri campioni come Mads Pedersen, Wout Van Aert e il nostro incredibile Filippo Ganna. Tutti pronti a darsi filo da torcere fino al traguardo di Roubaix.

IL PERCORSO DELLA PARIGI-ROUBAIX 2025

Percorso della Parigi-Roubaix 2025

Sebbene dal 1977 la partenza sia prevista dalla città di Compiègne, a nord-est di Parigi, la sua denominazione non è cambiata.

Il percorso si snoda sul territorio francese a ridosso del confine belga e si conclude nel famoso velodromo di Roubaix dopo 259,2 km, di cui 55 km di pavè suddivisi in 30 settori. Due in più rispetto all’edizione dello scorso anno.

Sono stati introdotti i settori n. 23 di Artres e n. 24 di Famars.

La numerazione dei settori inizia dal 30^ e va a scalare man mano che ci si avvicina al traguardo. Il n. 1 è posto poco prima dell’ingresso nel velodromo.

Il tracciato è prevalentemente pianeggiante e il primo tratto di pavè (30^ settore) si trova all’uscita del villaggio di Troisvilles, a circa 100 km dall’arrivo ed è lungo 2200 m.

Da qui sarà tutto un susseguirsi di pavè. I settori più lunghi sono il 28^ di Quievy-Saint Python di 3700m. e il 26^ di Vertain-Saint Martin di 2300 m.

Pavè

Ma il momento più interessante rimane sempre il tratto che precede e poi attraversa la foresta di Arenberg al settore n. 19 a 95 km dall’arrivo. In questo tratto lungo 2300 m. è necessario ridurre la velocità con cui arrivano i corridori, a causa di numerosi incidenti – alcuni anche gravi – che si sono verificati.

Infatti, il fondo strada è molto irregolare e con i suoi ciottoli rischia di diventare pericoloso se intrapreso ad una velocità eccessiva.

Negli anni passati è stata creata una sorta di chicane molto discussa per la sua conformazione con curve a gomito che si sono rivelate molto pericolose. Imponevano una vera battuta d’arresto per i ciclisti che vi arrivavano a velocità sostenuta.

Quest’anno, invece, per ovviare all’inconveniente, è stato introdotto un tratto che prevede quattro curve a 90° che permetterà di introdursi nel pavè ad una velocità moderata.

Seguono altri tratti di pavè molto impegnativi come il 16^ di Hornaing-Wandignies di 3700 m e l’11^ di Mons-en-Péveèle di 3000 m.

Gli ultimi 20 km saranno decisivi per il verdetto finale, prima dell’ingresso nel velodromo di Roubaix per la volata finale.

Siete pronti a seguire la gara più spettacolare degli ultimi decenni? 

Qual è il vostro campione preferito?

Scrivetelo nei commenti!

 

 

 

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