MILANO-TORINO 2025. 5 luoghi imperdibili da vedere lungo il percorso

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Milano-Torino 2025. Cosa vedere nei dintorni del percorso

La Milano-Torino non è soltanto il nome dell’autostrada che collega i due capoluoghi, ma rappresenta il nome un evento molto atteso per chi ama il ciclismo. Stiamo parlando, infatti, della corsa più antica del mondo che quest’anno è giunta alla sua 106^ edizione e il suo percorso presenta una bella sfida nel finale!

L’ultima edizione è stata vinta da Alberto Bettiol che, grazie alla sua splendida prestazione, dopo dieci anni ha riportato il titolo nel palmares italiano.

Vediamo insieme qual è il percorso stabilito per il 19 marzo 2025, giorno in cui prenderà il via questa corsa singola, con qualche cenno tecnico sulle caratteristiche del tracciato.

Milano-Torino. Percorso di gara 2025

La partenza è prevista da Rho in provincia di Milano e darà il via a un percorso di gara lungo 174 km, per concludersi sulla storica collina della Basilica di Superga che, dopo quattro anni, torna a ospitare il traguardo finale.

Il tracciato è quasi interamente lineare e pianeggiante nella prima parte tra Magenta, Novara e Vercelli dove si snoda in pianura tra le immense distese di risaie. Una volta arrivati nel basso Monferrato gli atleti affronteranno un leggero scollinamento nei pressi di Brozolo a 315 m di altitudine, prima di lanciarsi negli ultimi 40 km circa che precedono la doppia scalata dell’anello finale che conduce alla Basilica di Superga, vicino Torino.

Basilica di Superga

Gli ultimi 5 km dell’anello finale iniziano da Corso Casale, fiancheggiando il Lungo Po torinese. Qui inizierà la salita verso la Basilica con pendenze medie intorno al 10%. L’ultima rampa di 600 m circa prima del traguardo prevede una pendenza costante dell’8,2%.

Dopo questi brevi cenni tecnici sul percorso della Milano-Torino 2025, andiamo a scoprire cosa c’è d’interessante da vedere e fare nei dintorni del tracciato.

Cosa vedere lungo il percorso di gara della Milano-Torino 2025

Chi ama seguire le corse dal vivo, lo sa! Per assistere al passaggio dei ciclisti di solito si sceglie la postazione più facilmente raggiungibile in base alle proprie esigenze oppure quella meno affollata. A volte è davvero complicato restare ai margini della corsia in mezzo a tanti altri tifosi e, spesso, può essere pericoloso perché potrebbe costituire un intralcio per gli atleti.

E se invece si potesse scegliere un luogo comodo da cui, una volta finita la gara, partire per visitare dei posti suggestivi e interessanti? Magari in sella alla propria bici o a piedi?

Che ne dite di fare una bella passeggiata immersi nella natura o di andare a visitare qualche piccolo paesino alla scoperta di tesori nascosti?

D’altronde, il percorso della Milano-Torino 2025 si snoda attraverso dei territori davvero unici e offre molti spunti per fare una gita nei dintorni, anche all’ultimo momento!

Che siate in bici o a piedi, da soli o in compagnia questa è l’occasione giusta!

I 5 luoghi imperdibili da visitare assolutamente

Che siate in Lombardia o in Piemonte, ci sono tanti modi per proseguire la giornata all’aria aperta. Siete amanti della storia, dei luoghi che hanno fatto da palcoscenico ad antiche battaglie, o volete andare a caccia delle tracce lasciate dai Cavalieri Templari? Oppure preferite immergervi nella natura incontaminata e visitare paesaggi unici e lontano dalla folla?

Non avrete che l’imbarazzo della scelta!

1.  Una passeggiata nella storia a Magenta 

Ad esempio, a pochi km dalla partenza della Milano-Torino 2025, si trova il Comune di Magenta in provincia di Milano, famoso per la storica battaglia che si svolse sul suo territorio il 4 giugno 1859 tra gli austriaci e i franco-piemontesi nella 2^ Guerra d’Indipendenza, tappa fondamentale verso la realizzazione dell’Unità d’Italia.

Camminando per le sue stradine potrete sentir riecheggiare i suoni della battaglia, il canglore dei ferri, lo scalpitio dei cavalli, le urla dei contendenti.

Il Museo della Battaglia, all’interno di Casa Giacobbe, offre un percorso didattico adatto a tutta la famiglia e visitabile gratuitamente su prenotazione.

Ogni anno, nel mese di giugno ha luogo la rievocazione storica della battaglia in cui vengono riprodotte fedelmente le armate, le divise, le armi, l’addestramento, l’artiglieria, in una esibizione davvero coinvolgente che richiama la presenza di numerosi turisti e appassionati del Risorgimento.

2. La magia delle risaie piemontesi

Il percorso della Milano-Torino 2025, appena superato il confine della Lombardia, si inoltra nella zona della Valsesia, tra Novara e Vercelli, ai piedi delle dolci colline pedemontane, dove si estendono le sconfinate risaie piemontesi famose in tutte il mondo.

Specchi d’acqua regolari, quadrati e disposti come un’immensa scacchiera, divisi dai canali d’irrigazione e circondati da lunghi filari di pioppi. Il più grande canale artificiale è il Canale Cavour, che deve il suo nome al Conte Camillo Benso, uno dei suoi promotori. Con i suoi 85 km di lunghezza, trae origine dal Po e si dirige verso la zona nord ovest del Piemonte ed è il più grande canale artificiale

Il gioco dei colori in questa zona è davvero affascinante e muta con il cambiare delle stagioni. Dopo la semina del riso in primavera e il successivo allagamento, le vasche iniziano a tingersi di verde fino ad esserne totalmente ricoperte durante l’estate.

Con un po’ di fantasia si possono sentir riecheggiare i canti delle tante mondine che fino al secolo scorso ripulivano i canali con le gambe immerse nell’acqua.

Il periodo migliore per visitarle è proprio la primavera quando i riquadri vengono riempiti di acqua e sembrano formare un “mare a quadri”.

Ci sono numerosi percorsi tra le risaie da affrontare a piedi e in bici per godere del fascino di questa natura incontaminata.

3. A spasso nei parchi naturali

Passeggiare (o pedalare)  in mezzo alla natura incontaminata e lontano dalla folla è una delle attività che rigenerano sia il corpo che la mente. Immergersi nel silenzio dei boschi, osservare le distese di prati verdi, inoltrarsi nei sentieri che attraversano i boschi, ascoltare i versi degli animali che li popolano… lungo il tracciato della Milano-Torino si può fare anche questo! Vediamo dove.

  • A circa 10 km da Novara c’è il Parco Naturale Valle del Ticino. Da qui partono numerosi sentieri per ammirare una fauna selvatica d’eccezione. Aironi, ibis, trampolieri, cicogne e tante altre specie di volatili che vivono in totale libertà all’interno di un paesaggio dalle sfumature magiche. Non dimenticate di portare con voi un binocolo.
  • Nei pressi del vicino paese di Trino, troviamo il Parco Naturale del Bosco della Partecipanza e delle Grange Vercellesi, completamente circondato dalle risaie. Al suo interno è possibile ammirare una vasta gamma di vegetazione, che si differenzia in base all’esposizione, con oltre 400 specie arboree e floreali. Sul versante esposto a sud le condizioni climatiche sono più calde. Mentre nella parte settentrionale si trova una zona paludosa con presenza di risorgive e caratterizzata dalla presenza dell’ontano nero. All’interno del parco è possibile ammirare la presenza di ben 153 specie di volatili e rapaci e 16 specie terricole.
  • Nei dintorni, è possibile visitare le grange abbandonate come il borgo di Leri Cavour, di proprietà dell’omonimo Conte Cammillo Benso che lo fece costruire completamente. Tra i ruderi si possono ammirare le tracce di un passato lontano, come le scuderie, i granai, i fienili e i resti di un antico mulino.

4. Sulle orme dei Cavalieri Templari

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare dei Cavalieri del Tempio di Gerusalemme ovvero dei Templari! La loro storia, tra fantasia e realtà, è stata tramandata fino ai nostri giorni anche grazie alle numerose tracce che hanno lasciate disseminate ovunque anche in Europa e soprattutto in Italia. Lungo il percorso della Milano-Torino potrete approfittarne per seguire le loro orme.

  • Quello che non immaginereste mai è proprio il fatto che uno dei loro primi insediamenti si trova in Piemonte e per la precisione a Moncalieri, vicino Torino, dove la loro presenza risale addirittura a prima ancora della fondazione della città. Per la precisione, era il 1196 quando il Vescovo Arduino di Valperga gli affidò la difesa e l’amministrazione della cappella e dell’ospedale di S. Egidio. Qui i cavalieri Templari costruirono anche il primo ponte sul Po che, grazie alle due torri di guardia, contribuì alla  sicurezza delle rotte commerciali fluviali.
  • Sempre vicino Moncalieri si trova il Castello della Rotta che sorge sopra un’antica fortificazione romana. Anche qui i Cavalieri del Tempio provvedevano a vigilare sulle vie di comunicazione con la loro sorveglianza armata. Oggi questo castello è conosciuto come uno dei luoghi più infestati dai fantasmi di tutta Italia. Sono molte le testimonianze che attestano avvistamenti di fantasmi che si aggirano nei dintorni.

  • Anche Vercelli, anticamente, rappresentava  un punto strategico della regione in quanto attraversata dalla Via Francigena il cui tratto italiano partiva dal Gran San Bernardo e scendeva attraverso la Valle d’Aosta per inoltrarsi in Piemonte tra le province di Ivrea, Torino, Vercelli e Novara. Queste zone sono disseminate dalle antiche precettorie e magioni, dagli ospizi e dalle domus che offrivano riparo ai pellegrini in viaggio verso Roma. Per questo motivo qui la presenza dei Cavalieri Templari era capillare. Infatti, il loro compito era quello di controllare le maggiori vie di comunicazione, difendere conventi e abbazie, proteggere i viandanti dai briganti.
  • Nel Comune di Livorno Ferraris, in provincia di Vercelli, troviamo la Chiesa di Santa Maria d’Isana, appartenuta ai Cavalieri del Tempio fino al 1312, anno in cui Papa Clemente V abolì l’Ordine. Ad essa è legata una legenda circa la presenza del tesoro dei Templari lì abbandonato prima di fuggire.

5. Alla scoperta della città più piccola d’Italia 

Colline di Moncalvo

In provincia di Asti , non distante dal percorso della Milano-Torino 2025, troviamo Moncalvo, ovvero la città più piccola d’Italia. Ma non fatevi ingannare dalle sue dimensioni perché è anche una delle più attive e accoglienti.

Passeggiando nelle sue stradine potrete scoprire un’infinità di monumenti e attrazioni culturali da cui rimarrete incantati.

Ad iniziare dal Museo cittadino che ospita opere di artisti internazionali come Modigliani e Chagall.

Proseguendo la camminata potrete ammirare uno splendido panorama sulle colline del Monferrato dai bastioni di Piazza Carlo Alberto, testimonianza di un castello fortificato risalente al XIII secolo.

Questa piazza si affaccia anche su… un’altra piazza! Ebbene sì! Adiacente a Piazza Carlo Alberto si trova Piazza Garibaldi, quasi a formare un unico grande spazio aperto.

Passeggiando tra le viuzze del centro storico potrete scoprire, tra i numerosi edifici storici, il Palazzo Testa Fochi e il Palazzo Mancorda, entrambi di epoca rinascimentale. Affascinante è anche Casa Lanfrancone di origine gotica, ma più volte ristrutturata.

E non dimenticate che da Moncalvo partono anche numerosi percorsi da fare a piedi o in bici, verso la Val Cerrina e verso Odalengo, tra le colline del Monferrato.

Colline del Monferrato

 

Conoscevi questi luoghi da vedere lungo il percorso della Milano-Torino? Quali di questi posti ti piacerebbe visitare?

Fammelo sapere lasciandomi un commento qui sotto.

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Qui trovi il tracciato della Milano-Torino 2025 sul sito ufficiale RCS Sport.

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