Ci credereste se vi dicessi che la Milano-Sanremo è nata come una gara automobilistica?
Ebbene sì, ma non ebbe il successo sperato.
Milano-Sanremo. Storia di una leggenda
Era il 2 aprile 1906 quando la Gazzetta dello Sport organizzò una competizione che partiva da Milano con arrivo a Sanremo. In quell’edizione il tracciato era suddiviso in due tappe: Milano-Aqui e Aqui-Sanremo.
Nonostante l’entusiasmo, la gara si rivelò un fiasco colossale.
Delle 33 vetture in gara ne arrivarono soltanto 2 al traguardo. Infatti il percorso era accidentato e con numerosi tratti sterrati. Non proprio adatto ad una competizione automobilistica!
Il famoso Eugenio Costamagna, allora direttore della Gazzetta dello Sport, non buttò via l’idea e trasformò la Milano-Sanremo in una gara ciclistica.
La prima edizione della Milano-Sanremo
La prima edizione si svolse l’anno successivo e precisamente il 14 aprile del 1907.
Alla partenza da Milano, prevista davanti all’osteria della Conca Fallata, furono soltanto 33 i corridori che si presentarono, nonostante i 62 iscritti.
Probabilmente fu a causa delle avverse condizioni meteorologiche, della pioggia e del freddo con le quali avrebbero dovuto fare i conti gli intrepidi ciclisti.
O forse per il ragguardevole numero di chilometri previsti nel tracciato. Ben 281! Una vera e propria sfida per quei tempi.
Il primo a tagliare il traguardo fu il francese Lucien Petit-Breton con una media di circa 26 km/h.
Da quel lontano 1907, la Milano-Sanremo è diventata via via una delle corse ciclistiche più importanti a livello internazionale, nonché la prima Classica Monumento del calendario annuale UCI World Tour, insieme al Giro delle Fiandre, alla Parigi-Roubaix, alla Liegi-Bastogne-Liegi e al Giro di Lombardia.
Conosciuta come la Classicissima o Classica di Primavera, la Milano-Sanremo è la più importante corsa di un giorno che si svolge in Italia, nonché la più lunga con un percorso che si aggira intorno ai 300 km.
L’edizione del 1910 è rimasta nella storia della corsa. Funestata da condizioni meteorologiche estreme, dei 60 iscritti ne arrivarono al traguardo soltanto in 7. Gli altri, sopraffatti dal maltempo, cercarono rifugio nelle case a ridosso del percorso. E il vincitore, il francese Eugène Christophe, arrivò al traguardo pensando di aver sbagliato strada! Nonostante tutto, riuscì a staccare il secondo classificato di 1 ora!
Dall’edizione del 1937 venne stabilita come data fissa della gara il 19 marzo di ogni anno, in concomitanza con la festa di San Giuseppe. Ma, a seguito dell’abrogazione di questa festività nazionale, si è deciso di svolgerla il sabato più vicino a tale data.
La storia del percorso della Classicissima
Dalla prima edizione, la Milano-Sanremo ha mantenuto un tracciato quasi invariato. Prevalentemente pianeggiante e senza particolari difficoltà fino all’Appennino.
Nel 1960 venne inserita la salita del Poggio di Sanremo e nel 1965 quella di Ponte Merlo tra Finale Ligure e Pietra Ligure.
La famosa salita della Cipressa venne introdotta soltanto nel 1982 e, da allora, rappresenta una delle principali difficoltà degli ultimi chilometri del tracciato.
Insieme alla salita del Poggio, costituisce un punto decisivo per la selezione dei corridori che arrivano sfiancati da quasi 300 chilometri di corsa con 6 ore di percorso sulle gambe.
Ma è proprio questo il punto più interessante di tutto il percorso. Infatti qui di solito si svolge l’attacco finale, dimunuiscono le possibilità di fuga e si cerca di intraprendere gli ultimi chilometri con tutte le energie possibili in vista della volata finale.
L’arrivo è tradizionalmente previsto sul rettilineo di Via Roma, leggermente in salita, nel centro di Sanremo.
Negli ultimi 2 anni la partenza è stata spostata a Pavia.
I grandi campioni della Milano-Sanremo
Il primo grande campione italiano che divenne il simbolo della Milano-Sanremo fu Costante Girardengo tra gli anni ‘20 e ‘30 del secolo scorso. Vinse ben 6 edizioni in 11 anni e per 11 volte arrivò tra il primi 3!
Seguì il duello dei mitici Coppi e Bartali tra il ‘30 e ‘40.
La prima edizione della Milano-Sanremo vinta da Coppi fu quella del 1946 ed è rimasta nella storia del ciclismo italiano. Arrivò al traguardo con così tanto vantaggio sul secondo che il noto cronista Niccolò Carosio commentò l’arrivo al traguardo con una frase epica: “Primo Fausto Coppi. In attesa degli altri trasmettiamo musica da ballo”.
Nel 1966 iniziò l’epopea del “cannibale”. Ovvero il pluri campione belga Eddy Merckx che vinse la Milano-Sanremo 7 volte, la prima delle quali dopo una straordinaria e lunghissima volata che lasciò indietro ben 10 ciclisti.
Dopo di lui, tanti campioni si sono avvicendati sul podio, ma nessuno di loro eguagliò le imprese degli illustri predecessori.
Facciamo un bel salto nel tempo fino ad arrivare al 1997 quando Erik Zabel ottiene la prima delle sue quattro vittorie quasi consecutive. Le vinse tutte tranne l’edizione del 1999.
Il 2003 vide un’evento eccezionale. Il podio al completo sotto la bandiera tricolore con Bettini, Celestino e Di Luca.
L’edizione del centenario disputata nel 2007 ebbe un successo clamoroso e fu vinta dallo spagnolo Oscar Freire Gomez.
Per vedere un’altra vittoria italiana bisogna attendere il 2018 con il trionfo del mitico Vincenzo Nibali.
Da tempo la Milano-Sanremo è organizzata dalla RCS Sport.